Siete proprietario e dirigente dell’azienda. Avete tra 40 e 55 anni, il vostro patrimonio è costituto da una residenza principale, da una bella macchina e una seconda casa.
Volete approfittare del frutto del vostro lavoro ed assicurare la continuità della vostra attività.
Un owner-buyout è destinato ai proprietari di aziende sane, profittevoli e con una buona visibilità.
Condizioni:
-Si necessita che la società paghi regolarmente dei dividendi alla holding per rimborsare i mutui contrattati in tale occasione senza compromettere gli obiettivi di sviluppo.
– Il rimborso del credito non deve oltrepassare pu del 50% dei benefici della società.
Un OBO è la struttura dell’operazione di vendita che è realizzata con il proprietario stesso nel contesto di una operazione di acquisizione attraverso indebitamento.
L’OBO (Owner-buyput) è ciò che si chiama « vendita a doppia ripresa”.
Prima ripresa :
-Il dirigente azionario crea una societa holding che riprende il 100% del capitale dell’azienda.
-cosi il dirigente azionista apporta i diritti sociali della sua azienda alla Holding detenendo una parte del capitale minoritario o maggioritario secondo la sua scelta il più delle volte accompagnato da un fondo di capitale di rischio (private equity).
-I fondi di private equity possono essere minoritari o maggioritari. La maggior parte dei casi sono minoritari in quanto non desiderano partecipare nella gestione dell’azienda.
-Il pagamento dell’azienda da parte della Holding si effettuerà attraverso l’apporto di equity da parte del fondo di private equity ed attraverso il debito contrattato dalla holding.
-Il dirigente continua a dirigere la sua azienda ed è a tutti gli effetti un dirigente della holding stessa. In poche parole resta dirigente azionista e beneficia della liquidità della vendita di una parte dei titoli alle persone entrate nel capital della holding.
Seconda ripresa :
-Il dirigente può beneficiare del plus-value sul valore della sua azienda al momento della venidta delle sue azioni.
L’obiettivo comune delle due parti : si tratta dello sviluppo dell’azienda per rivenderla nel medio e lungo termine. Generalmente il fondo di private equity si impegna per una durata minima di 3 anni e massimo di 7 anni.
La uscita del partner finanziario
Numerose exit si offrono al partner finanziario :
-La ripresa da parte del proprietario dell’azienda con altri partner finanziari (LBO secondari),
-la cessione ad un gruppo industriale,
-La quotazione in bors.
A notare che la scelta e le condizioni di exit sono discusse e fissate nella strutturazione dell’OBO.
Perché ?
E’ una operazione che permette al dirigente azionista :
-Di trasmettere una parte del suo patrimonio professionale (azienda) in patrimonio personale (liquidità) continuando la sua attività ed allo stesso tempo restando azionario della società di un modo significativo.
– Di fare entrare dei membri della vostra famiglia al capitale del gruppo per preparare la trasmissione della azienda.
-Di fare entrare il capitale di altre persone.
Fattori critici di successo:
-Impegno e motivazione del dirigente,
-Progetto reale di impresa con prospettive finanziarie attrattive.
E’ una operazione che permette al dirigente azionista :
– Di trasmettere una parte del suo patrimonio professionale (azienda) in patrimonio personale (liquidità) continuando la sua attività e allo stesso tempo restando azionario della società di un modo significativo.
– Di fare entrare dei membri della vostra famiglia al capitale de del gruppo per preparare la trasmissione della azienda.
– Di fare entrare il capitale di altre persone.
Fattori critici di successo:
– Impegno e motivazione del dirigente,
– Progetto reale di impresa con prospettive finanziarie attrattive.
L’OBO è la forma di LBO la meno rischiosa in quanto non c’e un reale cambio di dirigenti e proprietario. E’ la ragione per la quale questa operazione suscita l’interesse dei proprietari, dirigenti e fondi private equity.
– Questa tecnica permette la continuità manageriale dell’azienda rassicurando le banche.
– Esiste un interesse patrimoniale per il dirigente che assicura una parte del suo patrimonio professionale e personale.
Infine, in assenza di trasmissione all’interno, permette di scegliere un manager e formarlo in vista della trasmissione.
Esempio : fare entrare un membro della famiglia nel capitale
Prendiamo l’esempio di una azienda valorizzata a 2 Mln € che e interamente detenuta dal suo dirigente.
Quest’ultimo vuole effettuare un OBO per “liquidificare” un 50% dei suoi titolo e nella stesa operazione far entrare sua figlia nel capitale.
Crea allora una Holding che ha la vocazione a detenere il 100% dei titoli della PMI. Apporta, dunque, a tale Holding il 50% delle sue azioni, dotandole dunque un capitale di 900000 €.
Sua figlia apporta 100000 € supplementare al capitale della Holding che totalizza un capitale di 1 Mln €. Con tale somma la Holding può allora prendere in debito presso le banche (1 Mlln €) rimborsabile in 7 anni.
La Holding utilizzare tale somma per pagar il 50% dei titoli della società al dirigente. A seguito di tale strutturazione dirigente detiene sempre via la Holding il 90% della PMI e la sua figlia il 10%.
– Questa strutturazione particolare è spesso applicata per recuperare cash o fare entrare nella struttura del capitale membri della famiglia, dirigenti o fondi di private equity. La ripartizione del capitale non ha cambiato essendo possibile, pertanto, che l’amministrazione fiscale la consideri come un abuso di diritto fiscale.
– Se sovrastimate la vostra azienda la operazione può essere rischiosa e la azienda stessa può indebolirsi.